
Laserterapia dentale, a cosa serve?
La Laserterapia è una forma particolare di tecnica terapeutica. Questo trattamento consiste nell’utilizzare l’energia prodotta dai raggi laser, per avere una risposta biochimica da parte della membrana cellulare.
La laserterapia viene impiegata innanzitutto in odontoiatria, dove il raggio elettromagnetico viene puntato su una determinata zona della cavità orale, per scopi curativi. Nella terapia in questione, il laser riesce a produrre energia sotto forma di onda luminosa. Quest’ultima giunge quindi su una superficie, in genere molto piccola, della nostra bocca, con un’intensità molto elevata ed è in grado di agire efficacemente e rapidamente per fini terapeutici. Questo raggio elettromagnetico sostituisce in maniera ottimale il bisturi e il trapano impiegati nella chirurgia tradizionale.
L’Odontostomatologia con l’utilizzo del laser
La laserterapia applicata alla Odontostomatologia viene impiegata in diversi tipi di trattamenti, che vanno dalla totale eliminazione del tessuto molle, alla decontaminazione del solco delle gengive. Innanzitutto, questa tecnica terapeutica è raccomandata per combattere le carie. In questo caso la luce sprigionata dal laser, viene puntata sulla carie e in questo modo riesce a vaporizzarla, trasformandola in polvere. E’ una terapia che non causa alcun dolore o vibrazione al paziente. Questa tecnologia è consigliata quando bisogna curare le carie ai bambini, in quanto i più piccoli sono soliti spaventarsi parecchio quando vedono il trapano del dentista.
Grazie al laser, impiegato in ortodonzia, possono essere curate in maniera efficace anche le nostre gengive, perché questo strumento è in grado di penetrare nelle zone in cui si annidano vari microrganismi, e dove i farmaci non riescono ad avere nessuna efficacia. La terapia dentale, che fa ricorso all’uso del laser, è impiegata infatti per curare la parodontite o piorrea. Stiamo parlando di un’infezione cronica che colpisce il parodonto, che non è altro che il complesso dei tessuti che sostengono un dente. Si tratta di un problema molto diffuso, infatti il 30% dei giovani, tra i 25 e i 30 anni, soffrono a causa di questa patologia. Inoltre la parodontite, se non viene curata, può causare anche la perdita dei denti.
Laser e parodontologia
La Parodontologia quindi è una delle branche dell’odontoiatria che trae i maggiori benefici dall’uso del laser. Quest’ultimo infatti riesce ad arrivare fino all’area che sta dietro alle tasche gengivali, eliminando i batteri che hanno provocato l’infezione del parodonto. In più, il laser rimuove lo strato di gengiva infetta, facendo scomparire così il tessuto necrotico e stimolando la crescita di nuove cellule. Questo dispositivo allora produce dei raggi che eliminano lo sporco, e anche questo trattamento è indolore. Grazie a ciò, dunque, una delle malattie dentali più temute può essere debellata, utilizzando l’azione combinata di laser molto potenti.
La laserterapia dentale è molto richiesta da pazienti che hanno bisogno del laser per lo Sbiancamento dei denti e per le Devitalizzazioni. Attraverso il laser, dunque, il processo che porta i denti a tornare ad essere bianchi genera dei risultati più duraturi nel tempo e più profondi. Vi sono addirittura alcune macchie, che attaccano i nostri denti, che possono scomparire ricorrendo al solo utilizzo del laser.
Questo strumento poi è un mezzo molto raccomandato per effettuare su di una determinata persona delle devitalizzazioni. In questo tipo di trattamento, quindi, il laser viene puntato dal dentista nella zona del canale della radice. Quest’area viene interamente purificata dalla sporcizia e ai batteri è impedita la proliferazione. I raggi elettromagnetici poi chiudono i tubuli dentinali, fondendo la dentina.
La terapia dentale, che fa ricorso al laser, è usata pure in Implantologia e nella Chirurgia dei tessuti molli. Nel primo caso, il laser serve per porre nella cavità orale degli impianti osteointegrati a carico immediato. Durante queste operazioni, il dispositivo sopra citato è in grado di pulire nel profondo l’alveolo, spazzando via da esso i vari batteri, inoltre viene creata una ferita molto piccola, che è in grado di giungere alla guarigione in tempi piuttosto ristretti.
Ricorrendo solamente all’impiego del laser, è diventato possibile effettuare, in maniera del tutto indolore, degli interventi chirurgici sui tessuti molli, che sono presenti nella nostra cavità orale. Rientrano in questo tipo di operazioni, quelle volte ad esempio alla rimozione di afte, oppure di fibromi ed herpes labiali. In questi casi, la fibra ottica del dispositivo, che è in grado di emettere energia sotto forma di luce, riesce ad agire dolcemente sul tessuto interessato dalle lesioni, vaporizzandolo.
La Terapia dentale con il laser nell’Ortodonzia infantile
In aggiunta, la terapia dentale con il laser è molto richiesta nel campo dell’ortodonzia infantile. In questo settore, lo strumento del laser viene impiegato in primis per la cura dei denti da latte. In più, capita spesso che delle volte questi ultimi cadano in anticipo. A causa di questo evento, succede che nella bocca di un bambino possa avvenire la chiusura dello spazio posto tra due dentini vicini. Tutto questo può impedire al futuro dente permanente di fuoriuscire con facilità e di prendere il suo posto corretto sulla gengiva. Attraverso il ricorso alla laserterapia, però, si può aprire lo spazio presente tra due denti vicini, e risolvere questo problema.
Oltre a quanto visto in precedenza, poi, si può usare il laser a Diodo anche per eseguire delle minuscole operazioni sulle gengive dei bambini e per intervenire nella zona delle loro mucose. A questo proposito, si può dire che, in alcune situazioni, ai bambini debba essere tagliato il frenulo breve, vale a dire il filo che lega la gengiva all’arcata dentaria, oppure che si debba scappucciare un dente permanente che fatica ad uscire sulla gengiva, o che infine un dentino debba essere trascinato, per raggiungere il suo corretto posizionamento.
Ebbene, tutte queste operazioni si possono praticare senza punture di anestesia, ma solamente attraverso il laser. Quest’ultimo effettuerà i vari tagli, seccando contemporaneamente la ferita, inoltre non ci saranno mai fuoriuscite di sangue. Questo fatto è un grosso vantaggio, perché il sanguinamento, generato da un’operazione dentale di chirurgia tradizionale, in genere riesce a spaventare un bambino più dell’intervento stesso!
E’ un’alternativa efficace alla terapia dentale tradizionale?
La laserterapia è efficace se utilizzata nell’ambito della chirurgia dentale. Questo trattamento infatti è estremamente indolore, consente di non sottoporsi ad anestesia e garantisce una maggiore possibilità di successo. In più, grazie a questa terapia, si possono velocizzare i tempi di guarigione e il recupero post-operatorio in genere non presenta alcun tipo di problema.
Scendendo più nel particolare, dunque, come funziona la laserterapia dentale? Si può dire che il paziente, in questo tipo di trattamenti, viene disteso su di un lettino, oppure può rimanere seduto. Nel corso della seduta, l’applicatore del laser viene quindi appoggiato su una zona del corpo da curare. Il numero delle sedute viene deciso in base al problema di salute che si deve risolvere.
Il paziente, nel corso di questo tipo di terapia dentale, avvertirà solamente una percezione di calore molto leggera. Il laser, usato in questa particolare tecnica terapeutica, può essere ad emissione continua oppure intermittente. Vi sono però degli apparecchi moderni, che sono in grado di produrre entrambi i tipi di irraggiamento appena citati.
Cura dei denti con la terapia laser o chirurgia tradizionale?
Come abbiamo visto quindi la laserterapia, impiegata nell’ambito della chirurgia dentale, è molto più vantaggiosa rispetto ai metodi tipici della chirurgia tradizionale. Bisogna anche dire però che la Società Italiana di Parodontologia e Implantologia si è opposta in maniera chiara all’uso della laserterapia per curare la Parodontite.
Nel 2016, infatti, Ansa Salute ha lanciato un comunicato stampa in cui c’era scritto che una delle malattie più diffuse nel nostro pianeta, quale la Parodontite, poteva essere curata, senza più ricorrere al bisturi, ma grazie al laser. Leggendo questo documento vi era scritto che, attraverso il protocollo Perioblast, stilato dall’Imi-International Microdentistry Institute, diretto da Francesco Saverio Martelli, era diventato possibile sconfiggere le varie forme di piorrea, indipendentemente dallo stile di vita di un determinato individuo e dalla sua flora batterica. Questo protocollo, che è stato presentato presso la sede del Cnr a Roma, prevedeva che si potesse far sparire la Parodontite tramite l’impiego di laser ad alta potenza, test biomolecolari e microscopi.
In primo piano
Questa ricerca quindi ha ottenuto tanta popolarità, da essere pubblicata sul European Journal of Clinical Microbiology and Infectious diseases. Dopo la pubblicazione di questo documento, allora, la Società Italiana di Parodontologia e di Implantologia ha deciso di scrivere una lettera all’Editore di questa rivista.
In questa missiva, vi era scritto che alcuni studi scientifici hanno evidenziato il fatto che i benefici della laserterapia dentale non sono certamente mai superiori a quelli della procedure tradizionali, e che poi il laser non permette di ottenere alcun vantaggio aggiuntivo, se viene usato in concomitanza con la terapia tradizionale.
Secondo gli esperti della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia dunque le procedure della chirurgia dentale tradizionale sono migliori rispetto a quelle della laserterapia, tanto che questa tesi è stata appoggiata da diverse riviste internazionali sulla Parodontite e da importanti personalità. Pertanto, questa associazione ha invitato la popolazione mondiale a non affidarsi ai consigli scritti sul protocollo Perioblast e a non fare ricorso a delle cure miracolose, che oltre ad essere costose, non sono in grado di garantire la risoluzione dei vari problemi che affronta quotidianamente l’odontoiatria.
In conclusione, per i componenti della Società Italiana di Parodontologia, il laser non riesce a rimuovere i batteri dalle tasche gengivali e non è in grado di eliminare il tartaro. Per questa ragione, per curare la Parodontite si deve ricorrere solamente alla chirurgia dentale tradizionale. Per quanto l’opinione di questo organismo della Parodontologia e dell’Implantologia sulla laserterapia applicata alla Parodontite sia da tenere in considerazione, non si può ignorare che la terapia dentale con il laser sia molto più vantaggiosa rispetto alle procedure tradizionali impiegate in ortodonzia.
Laserterapia: Tecnica indolore prima e dopo il trattamento
Come abbiamo in parte detto prima, questo tipo di trattamento terapeutico, utilizzato pure in campo odontoiatrico, consente al paziente di non aver nessun disagio nella fase post-operatoria, di abbreviare i tempi di guarigione e di non ricorrere assolutamente all’uso dell’anestesia. In più, le possibilità di successo sono maggiori rispetto ai risultati raggiunti dagli interventi di chirurgia ordinaria.
La terapia dentale, che fa ricorso al laser, poi, è consigliata e presenta dei vantaggi soprattutto se è destinata ai più piccoli, che hanno abbastanza timore del trapano o del bisturi, utilizzato dal dentista nel corso del suo delicato lavoro. Delle volte infatti i bambini hanno paura delle punture e spesso i genitori, per non farli spaventare, sono soliti tenere i loro figli lontano dagli studi dei dentisti, trascurando in questo modo l’igiene della loro cavità orale.
E’ necessario sapere però che, grazie all’uso del laser all’erbium, è possibile rimuovere le carie dai denti di un bambino, senza ricorrere all’impiego del trapano e alle tanto temute punture di anestesia. In questo modo, il bambino sarà incuriosito nel guardare uno strumento così moderno, come quello del laser, e nel corso del trattamento non percepirà praticamente nulla.
Tra gli altri benefici della laserterapia in campo dentale poi vi sono la scomparsa del rischio che le gengive sanguinino e che il paziente debba sopportare i problemi fastidiosi creati da un’operazione chirurgica, l’eliminazione o la riduzione del problema della mobilità dei denti, la facile risoluzione di eventuali recidive e il fatto che i costi di questo tipo di trattamento non sono molto gravosi per i vari clienti.
Laserterapia vs. Chirurgia con tecnica tradizionale
Tra i vantaggi di questa tecnica terapeutica, rispetto agli interventi dentali di chirurgia tradizionale, c’è anche la possibilità di poter utilizzare strumenti di ultima generazione, come i laser a basso livello. Questi dispositivi sono estremamente rivoluzionari. Grazie ad essi, infatti, si riesce ad accelerare la de-sensibilizazzione delle gengive, nella fase che precede l’estrazione di un dente, inoltre questi strumenti sono eccezionali per identificare fenomeni infiammatori che interessano la polpa dei denti. In aggiunta, i laser a basso livello possono prevenire l’insorgenza delle carie. Questi ultimi sono in grado di rilevare se nello smalto dei denti ci sono delle piccolissime fosse, che in futuro si potrebbero trasformare in carie. Queste fosse sono assolutamente invisibili nel corso di una radiografia tradizionale.
Quando i raggi elettromagnetici vengono puntati su di un dente, invece, qualsiasi modifica presente sulla superficie di quest’ultimo verrà riflessa al laser, che la trasformerà in un suono facilmente udibile.
Efficacia, sicurezza e precisione della Laserterapia
I laser a basso livello poi sono utili per la difficile individuazione delle carie, che sono posizionate sotto alla corona.
La laser terapia dentale è una tecnica terapeutica migliore rispetto a quelle previste dalla chirurgia tradizionale, anche perché i laser sono degli strumenti estremamente sicuri, se vengono usati da un odontoiatra altamente professionale e qualificato. Questi strumenti, rispetto ai dispositivi tradizionali, sono di gran lunga più precisi. In più con l’utilizzo dei laser, il rischio di danno al tessuto circostante della zona trattata è quasi inesistente.
L’efficacia della laserterapia dentale è dimostrata pure dal fatto che il fascio di luce, generato in questo tipo di trattamento, è più stretto, concentrato e potente, rispetto a quello prodotto dalle fonti di luce tradizionali. Il laser quindi è in grado di creare una lunghezza d’onda adeguata per ogni particolare operazione, e tutto questo permette di raggiungere l’obiettivo terapeutico prefissato, con il minor tempo possibile e con la minore potenza.
I laser sono poi più sicuri rispetto all’elettrocoagulazione e alle luci ad alta velocità, che sono impiegati nella chirurgia tradizionale, perché garantiscono al paziente un ambiente più protetto.
Essendo un trattamento indolore, chi si sottopone a questa tecnica a raggi laser, non deve ricorrere in nessun modo alla somministrazione di farmaci antidolorifici. La laserterapia dentale infatti, nella maggior parte dei casi, non produce assolutamente dolore. In alcune situazioni, le sensazioni dolorose che si avvertono sono di scarsa importanza, e possono essere eliminate con delle procedure di controllo selettive e molto precise.
Vantaggi della Laserterapia dentale
A sostegno del fatto che la laser terapia dentale non causa alcun fastidio, c’è il fatto che negli interventi eseguiti con il laser, la frequenza di pulsazione è molto veloce, e la profondità di penetrazione è minima, come minima è l’energia che viene trasferita ai vari tessuti.
Questo tipo di trattamento inoltre è vantaggioso anche dal punto di vista del costo delle sedute previste. A questo proposito, si può certamente dire che anche la laserterapia dentale, in quanto tecnica terapeutica assolutamente collaudata, viene praticata senza alcuna difficoltà nelle diverse strutture ospedaliere presenti sul nostro territorio nazionale. Grazie a ciò, quindi, i costi della laserterapia dentale, effettuata negli ospedali e con scopi trapeutici, sono facilmente mutuabili. In questo modo, il denaro speso per queste terapie non è eccessivo, e in alcuni casi basta solamente pagare il ticket.
I vantaggi offerti dalla laserterapia dentale, rispetto alle tecniche di chirurgia tradizionale, infine, sono altamente visibili per gli interventi di piccola chirurgia odontoiatrica. In queste operazioni, infatti il laser, oltre che a tagliare, svolge pure un’importantissima azione battericida, coagulante, antidolorifica e antisettica. Tutto questo significa che il dentista di turno potrà lavorare in un ambiente più pulito, dove la possibilità di sanguinamento non è quasi contemplata.
Il paziente avrà allora il vantaggio di stare tranquillo emotivamente nel corso di questi interventi di piccola chirurgia e di potersi riprendere più facilmente da queste operazioni. La terapia laser è più consigliata rispetto alla terapia tradizionale anche quando bisogna eliminare fibromi, afte ed herpes. Il laser a Diodo infatti consente di far scomparire questi problemi in una sola seduta di trattamento. Questo strumento quindi tratta queste lesioni delicatamente, ottenendo la rapida sparizione di queste ultime, e impedendo che si creino delle recidive. Quando una persona soffre ad esempio di herpes labiale, ricorrendo al laser, può risolvere definitivamente questo fastidio e far sì che questo problema non si ripresenti in futuro.
Ci sono controindicazioni per la laserterapia?
La laserterapia dentale permette ai vari pazienti di raggiungere degli straordinari risultati anche nell’ambito del processo di desensibilizzazione dei denti. Capita spesso infatti che, a causa di un’alimentazione con molte sostanze acide o di uno scorretto spazzolamento dei denti, questi ultimi possano perdere il loro rivestimento protettivo e diventare molto sensibili. In questo caso, attraverso l’impiego dei raggi elettromagnetici, è possibile ottenere la de-sensibilizzazione del dente in pochi minuti. Attualmente, ricorrendo al laser, si possono desensibilizzare monconi, colletti e cavità. Anche questa procedura è molto vantaggiosa, e chi si sottoporrà ad essa non avrà certamente nessun disturbo post-operatorio.
La laserterapia dentale è dunque un trattamento non invasivo, che permette, come già evidenziato sopra, di ridurre i rischi di sanguinamento e di evitare l’insorgere di fenomeni dolorosi. Il laser infatti azzera il problema delle fuoriuscite di sangue, e questo è veramente un vantaggio non solo per i bambini, ma anche per le persone ansiose, che hanno più timore della vista del sangue, che dell’intervento in sé.
Gli effetti collaterali della laserterapia, rispetto a quelli della chirurgia tradizionale dentale, sono poi veramente di scarsa importanza. Tra questi vi sono ad esempio una leggera sensazione di prurito, piccoli arrossamenti della pelle e minuscoli ematomi. Si tratta comunque di fenomeni transitori, che scompaiono in genere da soli e in breve tempo.
Bisogna comunque stare attenti alle controindicazioni della laserterapia. Questo tipo di terapia dentale non può essere somministrata assolutamente alle persone che aspettano un bambino, oppure che soffrono di epilessia o di neoplasie molto gravi e serie. Questa terapia invece è raccomandata, quando ci sono dei pazienti che hanno il pacemaker.
Per sgombrare ogni dubbio, in merito alle controindicazioni della laserterapia, si consiglia di fare delle domande ai vari specialisti che eseguono questo trattamento. Saranno infatti loro ad indicare di volta in volta al paziente se è più consigliato ad esempio il trattamento a laser a Diodo, oppure quello con CO2.